sabato 4 dicembre 2010

Meditazioni libertarie sul Vangelo del 7.12.2010

Vangelo secondo Matteo 21, 1-9

In quel tempo. Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, il Signore Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: / Ecco, a te viene il tuo re, / mite, seduto su un’asina / e su un puledro, figlio di una bestia da soma». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! / Benedetto colui che viene nel nome del Signore! / Osanna nel più alto dei cieli!».

La salvezza non ci viene incontro nelle forme di un eroe, bensì di un mite.

Non sarà una guerra a salvarci, bensì una disponibilità.

Non sarà una spada a difenderci, bensì un compromesso.

Non sarà il coraggio a farci da egida, bensì una "pazienza".

Il Bene non ha nemmeno il biglietto da visita, figuriamoci lo sfolgorio delle réclame.

E' la Civiltà della Rapina ad esaltare la Grandezza dei suoi protagonisti, la Civiltà dello Scambio esalta l' anonimia delle sue società commerciali.

La soluzione non è mai racchiusa in un gesto solenne, ma in una miriadi di accordi tra una miriade di soggetti pronti a cedere qualcosa. Non guardare alla falsa corona del tronfio leone, guarda invece al rapido accordo delle api.

Evita il culto del libro pieno di precetti, sia esso la Bibbia o la Costituzione. La verità non si fabbrica con la carta. Sigilla invece solennemente i tuoi "scambi": usa l' abbraccio con i cari e la stretta di mano con lo straniero.

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