giovedì 2 dicembre 2010

Da imitare al più presto

Se penso ad un paese civile, penso giocoforza alla Svizzera.

Democrazia più antica d' Europa, federalismo vero e non parolaio. Uno sberleffo istituzionale vivente a chi pensa ed insegna che, affinchè ci sia un "popolo", occorre condividere "lingua & costumi". La Svizzera troneggia alle spalle di questi professori saputelli a prescindere dai fatti e ci ricorda che invece basta un accordo.

Non mi stupisco quindi se in tema di emigrazione adotti una politica per molti versi condivisibile: generosità nell' accoglienza ed espulsione immediata per chi commette un crimine.

Il liberale va in sollucchero quando sente una cosa del genere. Lui disdegna punire gli innocenti (magari con dei limiti all' ingresso). Ma, per una questione di realismo, deve compensare punendo molto duramente i colpevoli.

Il referendum di ieri ha confermato questa soluzione.

Ricordo solo che la Svizzera è il paese in Europa che accoglie nei suoi confini più immigrati (in %).

A proposito, ne approfitto per ricordare altresì che nessun paese ha salvato tanti ebrei quanti ne ha salvati la Svizzera in tempo di guerra. E, nonostante le dimensioni del paese, parlo di numeri assoluti!

Meglio ripeterlo visto che Lilliana Segre, fino a poco tempo fa, girava per le scuole a raccontare la sua drammatica esperienza di respingimento proprio ai confini svizzeri. Girava anche per le Radio, per esempio a Radio Tre, per esempio a Fahrenheit, dove, come al solito, hanno preferito tralasciare i "particolari" (!?) per consentire all' uditorio di concentrarsi sulla lacrimuccia e sull' odio per i "cattivoni" che nessuno produce a getto continuo quanto riescono a fare i "relativisti".

http://www.chicago-blog.it/2010/11/29/ciapa-la-lezione-dalla-svizzera-sui-referendum-e-il-fisco-di-sergio-morisoli/

18 commenti:

  1. in Svizzera, a proposito, il suicidio assistito è legale (non nelle strutture pubbliche).

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  2. Altra soluzione perfetta, almeno per me.

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  3. OT: in Svizzera, a differenza che da noi, tutto ciò che non funziona non viene pubblicizzato.

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  4. Sarà forse per il culto della privacy?

    A proposito, la privacy! Altro punto a favore.

    Ma non per la privacy in sè, quanto per il fatto che per rispettare la privacy un governo deve legarsi le mani in mille altri campi. Io che mi occupo di fisco ne so qualcosa.

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  5. Culto della privacy????
    Ma se fai qualcosa che il vicino giudica appena appena fuori posto ti arriva subito l'autorità di controllo preposta.

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  6. Privacy e sanzione morale sono concetti diversi.

    Ma non so bene a cosa ti riferisci.

    Se ti riferisci a qualcosa che vada oltre la sanzione morale, tieni poi presente che una società liberale non puo' negare la privacy. D' altro canto, poichè questo diritto a volte rende difficoltosa la repressione di taluni crimini, deve adottare le politiche più efficienti in questo campo. Ovvero privatizzare. Ovvero taglie.

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  7. ovvero la sensazione di sentirti sempre spiato?

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  8. Dove esiste il culto della privacy abbondano i luoghi dove hai diritto a non essere spiato.



    Dove invece per fini "sociali", al culto della privacy si rinuncia in favore del "grande fratello", questi luoghi si riducono. Sei sempre in vetrina e devi confidare nella discrezione di chi puo' vederti. (e te la raccomando).



    Secondo te dove preferisce vivere chi ama la riservatezza?



    La "taglia" rende invece più costosa la ricerca di collaboratori affidabili per consumare un crimine. E' un costo solo per la privacy del criminale, in questo senso non riguarda il "culto della privacy".

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  9. Infatti in Svizzera il costo degli immobili è mediamente più elevato che in Italia.

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  10. Quello penso sia dovuto al semplice fatto che la svizzera è molto più ricca dell' Italia (anche della pur ricca Lombardia). Nei quartieri di lusso le case costano di più.

    Per fare la privacy serve evitare leggi che la violino. E' lì che siamo carenti. I muri costano poco, quelli ce ne sono in abbondanza.

    Un paese semisocialista come il nostro non puo' concedersi il lusso della privacy, necessita di controllo sociale per reprimere i crimini che il suo proibizionismo inventa a getto continuo. Hai letto Orwell?

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  11. Di Orwell ho letto solo Animal Farm, ma ovviamente conosco anche la trama di 1984 (eppoi c'ho il vinile di David Bowie).
    A me pare che la privacy svizzera sia solo funzionale alla raccolta di quattrini, nel senso che non gli frega un tubo della loro provenienza. Ok, han dovuto limitare la "privacy" bancaria per uscire dalla black e finire nella grey "list", ma il nodo rimane sempre. Credi che un dittatore sanguinario (chiamiamolo pure "piccolo fratello") non riesca a comprarsi la sua privacy in Svizzera?

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  12. Se fosse solo quello mi aspetterei una massa di imitatori.

    Sarebbe così facile diventare "il paese più ricco del mondo", chi ci rinuncerebbe?

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  13. Non puoi negare che i tentativi d'imitazione ci sono stati. Basta frugare nella black list. E non necessariamente si diventa il paese più ricco al mondo. Credo si debba sottostare a regole non scritte per essere un porto franco di capitali affidabile e accessibile a tutti, nemici reciproci compresi. Senza contare poi che non tutti i tycoon hanno esportato i loro capitali nei paradisi fiscali.

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  14. Per diventare un porto franco dei capitali di "dubbia provenienza" occorrono tante virtù etiche e non solo. Ma anche una buona dose di fortuna; in particolare: essere circondati da Stati benestanti e criminogeni. La Svizzera, nel cuore dell' Europa, ha anche questa fortuna. Tutti noi dovremmo essele grati: chissà mai che si dismetta il proibizionismo allorchè lo se ne constata l' inefficienza, chissà mai che si diventi paesi più liberi, paesi dove l' attività di riciclaggio non ha più senso.

    In quel fortunato, caso sapremo che non è soltanto fortuna. sapremo chi ringraziare.

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  15. Da fonti abbastanza ben informate ho saputo che i migliori fornitori delle filiali delle banche svizzere in engadina (data la vicinanza) sono stati i livignaschi (non so ora dopo lo scudo fiscale). Non stiamo parlando di riciclo di denaro sporco, ma di una valle italiana che gode di ormai incomprensibili privilegi fiscali. Quindi non sono sufficienti privilegi e minori vincoli per evitare l'esportazione di capitali.

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  16. Ottimo esempio per toccare con mano quanto la Svizzera faccia bene a tutti: starle vicino costringe il "tiranno" a concedere maggiori libertà in forma di "privilegio".

    Anche noi "varesini" abbiamo la benzina a costo ridotto e per questo fatto benediciamo la Svizzera tutti i giorni.

    Ti ricordo che nella storia la libertà ha fatto il suo ingresso in forma di "provilegio" concesso dal tiranno ai suoi sudditi per non farli scappare presso un tiranno più benevolo.

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  17. Ora non so se il porto franco sia stato inizialmente concesso a Livigno per contrastare il contrabbando o la povertà di una valle isolata dal mondo per sei mesi all'anno. Certo è che il privilegio, per quel che sapevan fare, e per quel che han fatto per arricchirsi, non è stato loro sufficiente.
    E cmq stiamo parlando di cose diverse: andare in CH per fare il pieno legalmente non è esportare illegalmente capitali.

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  18. E cmq stiamo parlando di cose diverse: andare in CH per fare il pieno legalmente non è esportare illegalmente capitali

    Fino a non molto tempo fa lo era, ti misuravano la benzina con l' asticella. Ci si è dovuti arrendere ad un nemico che non si poteva combattere concedendo più libertà e legalizzando.

    Su quel fronte si è vinto, combattiamo la stessa battaglia anche su altri fronti in modo da ottenere altre legalizzazioni. Se ci riusciremo dovremo dire grazie soprattutto alla Svizzera.

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