Sebbene i TG mi annoino, in passato ho nutrito una certa passione per le trasmissioni TV di aprofondimento. Era inevitabile che questo genere di programmi si presentassero con un taglio politico/culturale più o meno accentuato, sono quadri che necessitano pur sempre di cornice.
Li seguo da sempre, in particolare in questa tenebrosa ed ottenbrante stagione "berlusconiana". Dicono di stare all' erta e non mi sotteraggo ai miei compiti di cittadino diligente.
Aggiungono che il Berlusca con i suoi monopoli costituisca una vera minaccia per la democrazia, affermano con gravità che viviamo "tempi pericolosi". Il "fascismo mediatico", a quanto pare, incombe.
E così, per quel che possiamo, ci tocca vigilare.
Per la carta stampata le cose stanno un po' diversamente. Quando si parla di giornali nessuno arriva a stracciarsi le vesti: i giornali anti-berlusconiani sono in numero di gran lunga preponderante; almeno in quel settore non ci sono alchimie che riescano ad aggirare la palmare evidenza dei fatti.
Idem per la radio (a proposito, questo post è dedicato ad Antonella Rampino, divertente protagonista questa settimana di una delle conduzioni più allucinate di Prima Pagina che abbia mai ascoltato - Radio Tre... e dove se no?).
Ma alla TV?
La mia esperienza, se devo anticipare l' esito dell' introspezione personale, non è tanto quella di vivere "tempi pericolosi per l' informazione televisiva", quanto quella - un po' fastidiosa - di vivere al centro di un coro assordante di voci querule che denuciano i "tempi pericolosi" di cui sopra.
Ma qual è il taglio politico della trasmissione ics? Come possiamo isolare i suoi bias?
In questi casi la cosa più onesta è scommettere.
Scommettere, per esempio, sull' orientamento politico di chi quelle trasmissioni le mette insieme.
Andiamo sul concreto: una buona proxy potrebbe essere il voto preponderante del conduttore televisivo negli ultimi 10 anni in occasione delle elezioni politiche.
Prediction Market, direbbe il buon Robin Hanson. Non c' è niente di più affidabile: i soldi lavano via ogni tentazione ideologica e sbiadiscono il tifo che ci coglie ogni volta che la politica fa capolino.
Nel nostro caso si tratta di una fiction, visto che poi non abbiamo la possibilità di verificare alcunchè. L' unica cosa che posso dire è che si tratta di una fiction onesta e spero utile.
Vorrei anche dire che personalmente sono uno scommettitore pavido, mi piace pontificare ma quando si tratta di finanziare le mie idee mi viene il braccino, un motivo ci sarà. Eppure quando guardo la TV degli approfondimenti politico/culturali divento subito baldanzoso, sono immediatamente invaso da "certezze", mi sembra sempre di "aver capito" e i dubbi su dove investire i miei sudati cento euro si sciolgono facendo la fine che il poeta fa fare alle nevi dell' anno passato.
Scusate se semplifico con Destra/Sinistra ma la cosa spero sia sensata visto che un barlume di bipartitismo s' è intravisto anche da noi. Possiamo sostituire D/S con berlusconiano/anti-berlusconiano. Ma davanti all' imminente "stupro della democrazia dell' informazione politica", di fronte ad un fascismo mediatico già in atto, inutile sottilizzare, ci siamo capiti.
Veniamo adesso al sugo, ovvero a dove piazzare i 100 euro. Ebbene, procedo senza indugio:
Trasmissione:"Ballarò" (Floris) - Puntata: 100 euro su "Sinistra"
Anno Zero (Santoro) - Sinistra
Parla con me (Dandini) - Sinistra
L' ultima parola (Paragone) - Destra
Matrix (Vinci) - ? (non punto)
1/2 ora (Annunziata) - Sinistra
Otto e Mezzo (Gruber) - Sinistra
Presa diretta (Iacona) - Sinistra
Exit (D'Amico) - Sinistra
Report (Gabbanelli) - Sinistra
Che tempo che fa (Fazio) - Sinistra
Niente di personale (Piroso) - ? (non punto)
In Onda (Costamagna, Telese) - Sinistra
Rai News 24 (...) - Sinistra
Porta a Porta (Vespa) - ? (non punto nulla)
Primo Piano (Mannoni) - Sinistra
TG2 Dossier (Masi) - ? (non punto nulla)
L' Infedele (Lerner) - Sinistra
Invasioni Barbariche (Bignardi) - Sinistra
Agorà (Vianello) - Sinistra
Le Storie (Augias) - Sinistra
Come è d' abitudine nell' italietta post bellica, se mai ci fosse un pericolo "fascista" è quello rappresentato dall' affollamento bellicoso degli "anti-fascisti".
Certo, "io" non sono un campione statistico attendibile ma di Tv ne guardo parecchia, specie se di mezzo c' è la politica, e quando i risultati sono di questo tenore rinuncio senza sensi di colpa alle minuzie campionatorie.
Molti auto-proclamatisi guardiani della democrazia, almeno quelli più accorti, probabilmente vivono in stretto riserbo esperienze simili alle mie e di fronte all' evidenza di una guerra delle denunce già persa in partenza, hanno oculatamente spostato il tiro: "Berlusconi lava il cervello alle masse non con l' informazione politica bensì con Maria De Filippi e i suoi bisogni indotti".
Siccome Cartesio è il mio nume tutelare, cartesianamente prenderei in considerazione una "stronzata" - pardon, un problema - alla volta, per ora chiudo qui.
Che dire? Mi-ti-co!
RispondiEliminaPerò primapagina ha visto ben di peggio che la Rampini!
Io la tele non l'accendo più da mesi (dvd a parte). Ma non c'era anche quella trasmissione della sette con una sventolona sempre incazzata?
credo ceh anche la vicenda Mondadori abbia messo in luce la dissonanza che c'è tra livello di allarme e indignazione, e realtà. Credo che l'ossessione Berlusconi sia prima di tutto dannosa per la 'sinistra', e che bisognerebbe subito lasciarla stare. Immediatamente. Come si traduca questo conflitto di interessi, nella pratica, io non l'ho ancora capito. Spero che l'opposizione cancelli la parola B dal suo vocabolario, e le sue presenze nei talk show di qualsiasi emittente berlusconiana e non, dove la politica si riduce alla pratica continua di scambi inutilmente offensivi e perdita di tempo, e si occupi d'altro che non siano le sue proprie, ridicole beghe interne e B.
RispondiEliminaL'ultimo grido d'allarme e dolore di Santoro è veramente da ridere. Ma è lì che strapontifica e straguadagna da millenni, ma che vuole? ha detto che se straguadagna è perché il 'mercato' degli ascolti lo premia. Ah, sì? Ma quale mercato alal rai! (qui devo dare ragione a ric...)
Per la cronaca: Berlusconi mi fa veramente schifo. Ma questo è un altro discorso.
E' vero! La D'Amico di Exit. Provvedo a colmare la lacuna.
RispondiEliminaIn questi giorni, a caccia di bias, ho scrutato qua e là le reazioni al diverbio Sallusti-Concita.
La Concita riservava ai giornalisti del Giornale l' epiteto "cani".
Sallusti risponde (poco elegantemente che all' Unità ci sono anche "oche".
Un po' ovunque, nel riportare la vicenda, i "cani" sono spariti nel nulla e la stupida campagna tardo-femminista è potuta stancamente partire.
Una foto del paese reale.
Per la cronaca: Berlusconi fa schifo anche a me. Come tutti gli altri. Anche se a dirlo si passa per qualunquisti. (In realtà qualcuno che mi fa un po' più schifo c'è, ho in mente un certo ex-magistrato...)
RispondiEliminaForse a qualcuno non piace la persona del berlusca, e posso anche capirlo.
RispondiEliminaMa torniamo al 1994 e ricordiamoci chi girava intorno a Forza Italia collaborando alla sua fondazione: Antonio Martino, Luigi Caligaris, Giuliano Urbani, Lucio Colletti, Saverio Vertone, Sergio Ricossa, Giuliano Ferrara, Raffaele Costa, Vittorio Mathieu, Gaetano Quagliarello e molti altri.
Francamente, si poteva scegliere altro?... e scusate la domanda retorica.
Ora B. è una specie di DC... e non mi si dica che su questi argomenti soffro di ideologismo (basterebbero le ipotesi di voto prese in considerazione per le prossime elezioni: http://fahreunblog.blogspot.com/2010/09/la-prossima-volta-votiamo-veltroni.html