mercoledì 13 ottobre 2010

Come ripensare l' Africa e la schiavitù

... il set up di fondo lo diedero gli storici francesi...

"... Pierre Chanu difese con vigore l' eurocentrismo degli
storici: a suo avviso, l' Europa ricopriva un ruolo guida sul resto del mondo,
una superiorità che traeva origine dalle complesse trasformazioni sociali del
Basso Medioevo. Queste trasformazioni consentirono agli europei di acquisire una
posizione straordinariamente dominante nel mondo, così dominante che, nel bene e
nel male, essi divennero i soli attori significativi... la dominazione europea
aveva radici nella superiorità dell' Europa, e se cio' fosse stato un bene o un
male non era rilevante per questionare il punto..."


... la curiosa alleanza tra "eurocentristi" e "terzomondisti"...

"... i movimenti nazionalisti dell' Africa e dell' America latina, come pure
i loro apologeti e storici per lo più d' impronta neo-marxista, nel complesso
continuavano a convenire sul fatto che il mondo non occidentale, inclusa l'
Africa, avesse svolto un ruolo passivo nello sviluppo delle relazioni atlantiche, sebbene la
prospettiva radicale e le simpatie terzomondiste rendessero questi studiosi
prossimi alla causa africana... la "passività" era compatibile con lo sfruttamento europeo del continente africano... per quanto riguarda le americhe si pose l' accento sulla durezza della schiavitù
subita dagli afroamericani, si rinforzò l' immagine dello schiavo inteso come
soggetto bisognoso d' aiuto e necessariamente passivo... anche la religione e la
cultura dei neri americano non poteva che essere spiegata a partire dalla
schiavitù...La convergenza con gli eurocentristi serviva per denunciare lo sfruttamento e
l' emarginazione delle popolazioni del Terzo Mondo..."


... ora alcune domande che s' impongono...

"E' corretto assegnare all' Africa uno sviluppo
inferiore rispetto all' Europa e indicare nello squilibrio che ne consegue la
causa della tratta degli schiavi? Gli africano parteciparono al commercio
internazionale come partner uguali o furono vittima dell' ingordigia europea?
Gli schiavi africano furono brutalizzati al punto da non potersi esprimere
culturalmente e socialmente?"


... così come s' impongono alcune risposte...

"... una seria ricerca porta a concludere che gli africani
parteciparono attivamente alla vita economica e culturale, sia per quanto
riguarda il commercio degli schiavi tra Africa ed Europa, sia come schiavi nel
Nuovo Mondo... "


... ma veniamo alla parte più interessante...

"l' analisi politico militare che mette a confronto Africa ed Europa fa emergere che erano
i primi a fissare le modalità d' interazione con i secondi. Gli europei non
possedevano la forza militare necessaria per costringere gli africani a
partecipare a qualsivoglia commercio che i loro leader non avessero voluto
intraprendere... per questo motivo si puo' ipotizzare che l' intero commercio
africano con l' Atlantico, inclusa la tratta degli schiavi, sia stato
volontario..."
... ancora...

"... infine uno sguardo attento al commercio e al processo
di acquisizione degli schiavi dimostra, al contempo, che la schiavitù era una
pratica da sempre diffusa nelle società africane, che nel loro sistema giuridico
l' istituto della schiavitù era centrale e che un numero relativamente grande di
persone fu schiavo, per un certo periodo di tempo, almeno una volta nella
vita..."


"... siccome gran parte della tratta era nelle mani delle
elites africane, queste ultime furono in grado di proteggere se stesse dall'
impatto demografico e di canalizzare sui membri più poveri delle loro società le
implicazioni negative del fenomeno..."


... facciamo adesso una capatina oltre atlantico...

"... nel complesso le fonti supportano l' idea che un numero significativo
di schiavi abbiano posseduto una certa libertà di movimento e di interazione
sociale per partecipare attivamente alla vita culturale della regione..."

"... l' incidenza culturale dell' Europa sulla vita africana,
manifestatasi attraverso il cristiasnesimo, si registra prima in Africa e solo
successivamente nelle americhe. Percio', quello che gli africani hanno contratto
dagli europei l' hanno importato spesso di propria volontà, nei propri termini e
nei propri territori, e non sotto l' annichilente influenza della schiavitù. La
società africana era tutt' altro che passiva, bensì scossa da un dinamismo che
riuscì a trasferire successivamente anche oltre Atlantico"


John Thornton - L' Africa e gli africani nella formazione del mondo atlantico - Il Mulino -

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