giovedì 30 settembre 2010

Religiosi sulla carta

A quanto pare le persone religiose sono in media più generose, anche in termini di volontariato.

Parliamo però dei praticanti.

Infatti, se includiamo nel mucchio anche chi si limita ad autodefinirsi "religioso" (affiliato), la relazione tra religiosità e volontariato si affievolisce.

2 commenti:

  1. non so che valore possano avere queste statisticche, comunque interessanti.
    Ma se uno entra in un carcere, e chiede quanti tra i detenuti sono credenti e quanti atei, e scopre che gli atei sono - poniamo - solo il 10 per cento. Può dedurne che la religiosità predispone al crimine più dell'ateismo?

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  2. No.

    Dipende da quanti sono gli atei e i religiosi nella società.

    In ogni caso bisogna distinguere tra semplici statistiche (foto, ci si limita a dare i dati, ognuno ne tragga le sue conseguenze) e correlazioni statistiche (regressioni su serie storiche, ovvero: valutare come come muta A al mutare di B).

    Ad ogni modo la generosità è qualcosa di caratteristico della religiosità, il legame è credibile.

    E' arcinoto che i religiosi sono più generosi dei laici (statistiche e regressioni sono unanimi), la novità di questo studio sta nel rilevare la scarsa generosità di chi si dice religioso ma non pratica.

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