giovedì 30 settembre 2010

Coscienze mal ridotte

IPOTESI 1. Sappiamo con certezza che la felicità di un soggetto è correlata con l' attività di una parte (P) del suo cervello.

IPOTESI 2. Possediamo uno strumento in grado di fotografare e misurare P. Chiamiamo questo strumento "Feliciometro" (F).

IPOTESI 3. Aldo ha il frigo pieno di coche, eppure lui preilige il chinotto, lo conferma F: quando Aldo beve un chinotto, F segna 1000; se invece si scola una coca, F segna 300.

IPOTESI 4. Giacomo è l' opposto di Aldo. Non si sa perchè ma il suo frigo è pieno di chinotti, eppure lui ama le coche molto più dei chinotti. F in merito è chiaro: 1000 per la coca, 300 per il chinotto.

Come puo' un governante aumentare la felicità complessiva della comunità composta da Aldo e Giacomo?

SOLUZIONE 1. Il politico, F alla mano, delibera una legge in cui impone che i chinotti di Giacomo vengano trasferiti nel frigo di Aldo e le coche di Aldo vengano trasferite nel frigo di giacomo.

SOLUZIONE 2. La disponibilità di F è politicamente irrilevante.

CONSIDERAZIONE 1. S1 identifica la coscienza con il cervello mentre S2 non ha bisogno di operazioni tanto azzardate.

CONSIDERAZIONE 2. S2 ha esiti concreti che possono essere simili a quelli di S1 visto che Aldo e Giacomo possono pur sempre scambiarsi le bevante spontaneamente senza intervento politico.

CONSIDERAZIONE 3. F non garantisce mai interventi politici più efficienti di quelli del mercato libero: il politico non sa se Aldo con il suo "300" sia più o meno felice di Giacomo con il suo "1000". La felicità, per quanto misurabile, resta un sentimento interiore e inesprimibile. Per contro S2 spesso puo' essere più efficiente di S1, pensiamo solo al fatto che Aldo (o Giacomo) abbia il frigo vuoto.

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