Grande serata di tango argentino venerdì sera a Stresa col Tango Negro Trio!
Juan Carlos Caceres è un personaggio.
Qui introduce il concerto con una breve storia del tango, dall’800 in poi. Quindi salgono il percussionista Marcelo Russillo ed il bassista Carlos "el tero" Buschini (che già avevamo incontrato qui), e si parte davvero.
Un momento del concerto (a dire il vero scelto un po’ a caso), con il bandoneon di David Pecetto:
E quando a ballarlo è gente capace, il tango dà spettacolo anche visivo:
Ma la serata non si esauriva qui (anche se sarebbe stato già più che sufficiente). L’aperitivo è stato accompagnato dal bandoneonista Olivier Manoury, che ha eseguito un’impressionante carrellata di tango e jazz, comprendente roba di Piazzolla, Monk, Bill Evans, e parecchia altra gente.
E dopo il concerto, il violinista Lautaro Acosta ed il chitarrista Miguel Angel Acosta (suo padre!), assieme al bandoneon di David Pecetto, hanno accompagnato le danze. Impressionanti pure loro!
non so se è la mia connessione o che, i video si caricano lentissimamente, e sono riuscita ad ascoltarli/vederli a sprazzi. Ma i due ballerini non sono proprio giovincelli! Caspita che bravi. Tutti.Sembrava di stare lì.
RispondiEliminaI passaggi che d' istinto ho preferito sono quelli in cui Caceres e Manoury suonano il tango in solitudine. Con il rubato che la solitudine consente sembrano rimeditare la loro musica che poi esce, come in un' evocazione, filtrata da tanta umanità. So bene che il rischio maggiore, con le musiche di genere, è di riproporre continuamente il codice, per quanto lo si faccia in modo impeccabile.
RispondiEliminaLa meditazione richiede lentezza e il tango, nel tempo, spiega caceres, ha rallentato.
C' è chi perora invece i tanghi frizzantini, selvaggi, un po' scimmieschi... che sfociano nell' inconsapevole rumba. Nei dancing di Paolo Conte si optava per questa versione:
Si, sono sempre più distratto
e anche più solo e finto
e l'inquietudine e gli inchini
fan di me un orango
che si muove con la grazia
di chi non è convinto
che la rumba sia soltanto
un'allegria del tango...
Anche i ballerini "che aspettan su una gamba" mi hanno ricordato quelli eternati dal maestro:
E i ballerini aspettano su una gamba
l’ultima carità di un’altra rumba
Che invidia. Dài marghe, cresci in fretta... così ci potremo permettere qualche concertino anche noi!
Concertini: domenica sera prossima ce ne sarà uno imperdibile a Varese (teatro nuovo). Oppure i Gaia saranno sabato 20 allo studio danza di Ispra (costerà un po’ meno, ma è ma senza Fresu).
RispondiEliminaI gaia ((video)
Sono due giapponesi e due argentini (+ Fresu) che fanno un jazz “tangato”. Roba da paura (ho qui un cd loro).
Il bassista (el tero) è lo stesso dei Tango Negro di qui sopra.
Non so ancora a quale dei due andrò, ma di certo non me li perdo!!
Fai venire l' acquilina.
RispondiEliminaPoichè i ben noti problemi logistici potrebbero avere il sopravvento, mi raccomando di raccogliere - se puoi - del materiale da postare in seguito.