martedì 8 febbraio 2011

Spirito/nebbia/occhi/torrente/scimmie

Aguirre furore di Dio -

Degrada lo spirito popol vuh, che dapprima sublima nella nebbia, che poi trasogna l' occhio, che infine inzacchera il fiume, che da ultimo svilisce nei disordini della scimmia.

Il furore di cui al titolo noi non lo vediamo all' opera, ma per appurarne l' esistenza ci basta avvistarlo che cova in fondo alla pupilla visionaria di Aguirre.

Sappiamo così per certo che presto la maestosa lentezza della nebbia andina sarà turbata dalla compulsiva curiosità di quell' anomalo babbuino che viene dall' Europa.

Sappiamo che l' antimisticismo cattolico, corredato da una teleologia torrentizia e fangosa, sconvolgerà il sonnolento moto circolare che culla l' imperturbabile stagno dell' imbambolato indigeno.

Ci sarà sempre un tradimento, una testa mozzata, un sabotaggio che darà la svolta agli eventi, che accelererà l' evoluzione in direzioni impreviste, che farà saltare equilibri secolari, che sbarrerà di nuovo l' occhio ambizioso nel miraggio dell' Eldorado.

Aguirre fallisce e finisce pazzo, scosso dal suo muto sogno, grottesco comandante di una zattera di scimmiette che antepone le noccioline alla condivisione del sogno.

Ma il film non dice questo, il film dice che verrannno altri dopo di lui.

Quella stirpe non è fatta per la rinuncia. Quegli occhi sono un potente fertilizzante che garantisce frutti anche nella sconfitta, un fertilizzante che è la vera novità portata da oltreatlantico e imposta al mondo: la "distruzione creativa".



P.S. Intervento critico della Sara: ma Kinski non assomiglia a Sallusti?

3 commenti:

  1. l'anomalo babuino Herzog mangia una sua scarpa per mantenere la promessa fatta a Errol Morris: "Se finisci il tuo documentario, io mi mangio una scarpa davanti a tutti". Morris finisce il suo documentario, Gates of Heaven (che vince un Oscar), e Herzog tiene fede agli impegni presi.
    qui

    Ho in programma Aguirre fra tre settimane. Poi ritorno.

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  2. In effetti "finire il documentario", cosa normale per un regista, risulta sempre un' impresa per Herzog.

    In Aguirre, docufilm, Herzog deve, tra le altre cose, attraversare a nuoto il fiume nel video. Ancora più pericolosa la convivenza con Kinski nella foresta (fustigava gli indios anche nelle pause ed erano necessarie continue intermediazioni per poter proseguire nelle riprese). Solo alcune delle molte peripezie raccontate negli extra, la parte migliore del dvd (lì anche un documentario sui soldati bambini del nicaragua).

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  3. In quel caso era Morris a non riuscire a finire il suo documentario...

    Herzog ha raccontato che durante le riprese di Aguirre, dopo un suo ennesimo contro con Kinski, un indio è andato da lui e gli ha detto: "Senti, Herzog, se vuoi te lo ammazziamo noi."

    Comunque la scarpa l'ha cotta x diverse ore e se l'è mangiata. Si è anche preso un proiettile in pancia durante un'intervista, senza battere ciglio. Che incredibile personaggio.

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