mercoledì 26 gennaio 2011

Good Bye Lenin

Taroccare la Storia costa una gran fatica ma per amore lo si puo' fare, e magari anche divertendosi.

Good Bye Lenin, nei toni della commedia, racconta le peripezie di chi ci prova.

Benigni ne "La vita è bella" costruisce un nazismo di cartone affinchè si possa sognare di non essere oppressi. Alex fa di più: il comunismo di cartone che mette in piedi serve per poter sognare di non opprimere il prossimo.

L' eutanasia della fanatica mamma viene accompagnata simulando il crollo del muro attraverso le cui brecce gli occidentali finalmente potranno unirsi al sogno - i sogni e le buone intenzioni sono i veri protagonisti del racconto - del comunismo realizzato e mammificato, abbandonando così un fatuo mondo ormai al collasso e dominato dalla dura legge paterna delle merci.



Un film bellino, mi uniformo al giudizio di Davide. Ma la morale?

La mia versione: prima ci autoingannavamo... ora ci ingannano.

Un' equiparazione che striscia parallela alla storia e che risulta difficile da accettare, una morale che quindi respingo ma che il film ha il merito di proporre in modo discreto e senza vincolarci ad essa. Scommetto infatti che molte altre letture sono possibili.

p.s. Metto di seguito, in ordine sparso, i miei prossimi cineclub - chi è interessato puo' averli sidponibili in rete. Ringrazio per i consigli ricevuti.

Aguirre furore di Dio
Fight club
Grizzly man
Inception
Gattaca
La nana
Match point (woody allen)
City Island
Il nastro bianco
Thank you for smoking
Moloch (il film su Hitler di Sukorov)
...

32 commenti:

  1. Pochi giorni fa, uno slavo a Fahre parlava un po' di temi attigui, di come gli operai comunisti vedevano il capitalismo prima (nemico/sogno/ambizione) e dopo (amico/realtà/disillusione) la caduta del muro. C'era nelle sue parole quel misto di odio furente e rimpianto nostalgico del comunismo (che garantiva poco più del pane, ma il pane lo garantiva) che secondo me è tra le cose più belle del film.
    Essendo stato nella Praga comunista, ricordo che i "supermercati" erano davvero desolanti come li descrive il film.

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  2. In effetti i guai cominciano solo per chi sottoscrive la massima: "non di solo pane vive l' uomo"

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  3. In effetti i guai derivano dal fatto che il sistema comunista è stato tale da convincere la gente che poco più del pane le serviva per vivere. Qualcuno (vedi Pollini quando parla di Cuba) crede ancora che anche la cultura fosse garantita dal comunismo, ma si sa, quella quando non ci sono soldi costa anche meno del pane.

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  4. eppure mia madre ricorda le grandi scuole di danza classica e folclorica (Moisseiev) nelle repubbliche sovietiche più sperdute, tipo la Bashkiria da cui veniva Nureyev. Ricorda ancora le serate al Bolshoi, con la gente del 'popolo', che arrivava in sala bardata con scarponi e sciarpe da neve, e poi sedeva in religioso silenzio per le due ore di Coppelia o del Lago dei cigni. Non era proprio solo pane, evidentemente.

    Il film l'ho visto anch'io, stupendo e malinconicamente divertente.

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  5. ma davvero Moloch si trova?
    io lo volevo vedere.
    Grizzly Man - struggente
    Thank you for smoking - fantastico
    Inception - non ci ho capito niente, per la mezz'ora centrale ho dormito
    Il nastro bianco - bello: piccoli Hitler crescono

    ne riparliamo qui.

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  6. Il problema non è neanche la povertà quanto la stagnazione. L' uomo, grazie all' hedonic adaptation, sopporta anche la miseria, specie se l' invidia non lo tormenta, quello che non sopporta è la mancanza di prospettive e di cambiamento.

    Quanto all' arte e ad altri obiettivi particolari. Il regime, con tutta la concentrazione di potere e di ricchezza di cui dispone, se punta ad un obiettivo probabilmente lo raggiungerà, sia che riguardi il balletto in Russia, che il salto in alto a Cuba. potrà così appuntarsi le sue medaglie. Mancheranno invece innovazione e dinamismo visto che quella roba richiede serendepity e distruzione creativa, qualcosa che si ottiene solo tramite il fecondo disordine tipico delle società libere.

    ...

    Moloch l' ho recuperato in rete, se vuoi te lo passo, poi ne parliamo. Il prossimo però, per me, sarà Aguirre.

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  7. Sì Diana, ho sentito tua madre che diceva di rimproverare a Nureiev la sua ossessiva critica all'urss senza considerare i vantaggi che ha avuto. E lui di rimando sorrideva senza commentare oltre.

    Però il pop senza prospettive e scelta, non dico fosse obbligato ad andare agli spettacoli del Bolscoi, ma, per l'appunto, aveva magra o nulla scelta. Il religioso silenzio era cmq d'obbligo: non oso immaginare cosa sarebbe successo a un esuberante loggionista della scala in vena di critiche.
    Supponiamo poi che quattro pazzi occidentali avessero, fuori dal Bolscoi, improvvisato un mercatino di magliette colorate con l'effige di qualche cantante rock, di gadgets o roba del genere. I ballerini, perlomeno quelli mai stati in tournee in occidente, avrebbero abbandonato il campo e sarebbero usciti anche loro.
    Non hai idea di cosa è successo a me per una cosa del genere a Sofia.

    p.s. non ho visto il film, ma mi riprometto la visione prima o poi. L'avevo registrato anni fa: la cassetta è rimasta intonsa sulla libreria per due anni, poi si è rotto il videoregistratore e buonanotte.

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  8. non volevo difendere il regime, certo. Solo aggiungere un elemento che forse mancava. Concordo sul resto.

    la trilogia Il sole, Moloch e Taurus bisognerà che ce la sciroppiamo, eh. Ieri sera ho visto una parte del monologo di Paolini, a proposito di Moloch. Ho perso la fine, però. Si troverà in rete o in replica, forse.

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  9. Io a Praga ho ascoltato Sviatoslav Richter spendendo l'equivalente di quelle che allora erano forse 500 lire.

    Il grande vuoto che ha lasciato il comunismo, comunque, non è su questo versante, ma su quello etico-morale. Gli esempi che potrei fare non si contano. La devastazione lasciata da tutti quei decenni in cui la popolazione è stata privata della religione dubito che potrà essere sanata in tempi ragionevoli.

    Vlad, ti posso prestare il DVD. Non ricordo in che lingua sia, forse in tedesco con sottotitoli inglesi.

    Il nastro bianco lo vedrei volentieri anch'io. L'altra sera abbiamo iniziato Inception, ma ci siamo addormentati molto prima di Diana. E' che tutti i casini con i gatti ci hanno stremato. Mi riprometto di riprovarci.

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  10. Ok Davide. Se ti va' ci vediamo per un caffettino meridiano in uno dei giorni prossimi venturi.

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  11. quali casini e quali gatti? sono sempre l'ultima a sapere le cose. Bene. Valgo meno di uno zerbino.

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  12. il film più bello che ho visto negli ultimi mesi (noleggiato): "La mia vita in rosa". Film belga del '97, mi pare. Un gioiello.

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  13. Diana, una tragedia. Se fossi mia amica (in senso facebookiano) sapresti!
    Da ieri la gattina superstite (il fratello ci ha lasciato settimana scorsa causandoci immensa pena) sta molto meglio, e ieri sera siamo tornati ad avere il problema di contenerne l'esubueranza. Com'è giusto che sia con i gattini.

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  14. mi dispiace, povero gattino. Mi sarebbe piaciuto avere anche un gatto, ma Jack se lo mangerebbe.

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  15. Ho constatato ora il dramma di fiocco. Mi dispiace, spero che possa essere riscattato dalla guarigione del fratellino: forza neve!



    Uso poco facebook, è una questione di abitudine, ma vedo che dal blog è facile aggiungere i post anche lì, mi sa che d' ora innanzi lo farò e vediamo se cambia qualcosa nelle abitudini.



    Intanto questa è la prima parte de "Il nastro bianco".

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  16. Diana, non credere, ci sono un sacco di storie di successo nella convivenza tra cani e gatti.

    Ric, Neve è la sorellina. Li abbiamo presi in un gattile. Avevamo l'appuntamento tre giorni dopo dal veterinario per i controlli di routine (soprattutto i vermi). Due giorni dopo Fiocco era sempre più mogio e l'ho portato alla sera. La veterinaria se l'è portato a casa, ma non ce l'ha fatta. Neve stava bene, ma dopo la sverminazione ha iniziato a stare male. Erano infestatissimi tutti e due, e pare che i vermi morendo l'abbiano intossicata. E' stata sempre più mogia, veterinario d'urgenza la domenica notte, poi l'ho nutrita ad omogenezzati a forza. L'altro ieri persino una flebo. (Non ti dico quanto ci sono costati questi interventi, tra parentesi... Ci vorrebbe l'SSN anche per gli animali domestici - schezo ovviamente!)
    Ieri sera s'è alzata, ed è andata a mangiarsi i croccantini. Ho scattato l'ultima foto di fb in quel momento! Ora è tornata esplosiva come prima, e impedirle di saltare sul tavolo della cucina è un'impresa.

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  17. che bravi che siete stati. Forza Neve, allora.

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  18. Vlad, ho qui il dvd. In effetti è in tedesco con i sottotitoli in inglese. Se ti va bene così...

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  19. Sì, ok grazie. Farò qualche fermo immagine se non riesco a seguire il dialogo, ma va bene così.
    Quando hai tempo? Per me andrebbe bene anche oggi.

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  20. Credo si possa fare, nel pomeriggio, solito posto. Orario da definirsi (ci sentiamo via mail).

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  21. Ok Davide, ci si sente + tardi.

    A proposito del filone soviet nessuno si è mai sciroppato An Englishman abroad? L'avevo visto anni fa in lingua originale e non mi era sembrato male. Anche nel tradimento:"Very british", come dicono su Iris.

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  22. Qui la seconda parte de Il Nastro Bianco.

    l' audio fa un po' schifo.

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  23. mi interessa molto il film segnalato da vlad, che tra l'altro ha risvolti curiosi e avvincenti, perché la protagonista è stata anche una delle protagoniste della vicenda reale raccontata nel film-tv. Una donna dalla vita estremamente interessante e - come minimo - non-convenzionale. In più, il film è scritto da Alan Bennet, il commediografo. Ho appena visto The History Boys, fantastico film inglese del 2006, tratto da una sua pièce. Consigliatissimo.

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  24. io del Nastro bianco ho visto una versione recuperata perfetta, video e audio, in italiano.
    L'audio forse un po' basso, da ascoltare con le casse.

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  25. Diana, esilarante la scena dell'attrice che a Londra fa shopping per conto di Burgess.

    Non so di avere in giro ancora la videocassetta e non so se hai un videoregistratore funzionante.

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  26. Prendo nota dei titoli per il prossimo pieno di download.

    Diana, fammi sapere se desideri Moloch, potrei metterlo in rete. Tra l' altro potrebbe essere proficuo goderselo in abbinata con "La Caduta". Chissà cosa s' inventa sokurov per segnare su questo tema la sua distanza dal mainstream.

    Tedesco con sottotitoli in inglese? Cavolo vlad, sei un poliglotta. Spero tu riesca a seguire un film che vive molto sul ritmo.

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  27. l'ho visto La caduta, bellissimo. Ma non è certo mainstream neanche quello, direi. C'era anche una lunga intervista con la segretaria del fuhrer, in quel dvd... o è un documentario a parte? Comunque l'ho visto, ed è ancora più emozionante e istruttivo del film.

    No, ric, Moloch me lo trova Kaiser Lupowitz, il mio assistente alla ricerca di Mister Big.

    Sì, vlad, ho un videoregistratore naturalmente. Ho resistito fino alla fine all'introduzione dei dvd. Sono una conservatrice nata, odio i cambiamenti. Ma Kaiser Lupowitz mi trova anche quello. Sembra proprio il mio genere.

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  28. Con qualche fermo immagine, mi sono visto il film. Mi associo al commento di Ric. Sogni e buone intenzioni, autoinganno obbligato (la paura di una possibile separazione dai figli ha avuto il sopravvento, comprensibile) e disincanto (quando si desidera fortemente qualcosa il risultato è spesso deludente). Bello il rapporto madre-figli, forse un po' stereotipato. Figlio mammone e figlia praticona che ha una prole da crescere.
    Pure i brandelli del rapporto tardivo padre-figli è un po' stereotipato: figlia gelosa che non affronta il reincontro, e figlio che va a cercare il padre per guadagnarsi definitivamente, se ce ne fosse stato ancora bisogno, l'età adulta.

    Grazie a Davide per avermi messo a disposizione il dvd.

    p.s.:Me l'avevano raccontato in un'altra maniera, ma, si sa, ognuno le cose le vede un po' come vuole.

    p.s.2: Non ho mai incontrato di persona uno dell'est con nostalgia per il passato. Anzi, gente che, per quanto conducesse una vita non particolarmente brillante, mi ha sempre detto più o meno la stessa frase: "Voi non avete idea di cosa fosse vivere in un sistema totalitario"

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  29. mannaggia, l'ho visto molti anni fa. Ricordo qualcosa che potrebbe somigliare a un film di Ken Loach (come stile di narrazione e tipo di ironia, con qualche sterotipo). Ricordo solo che mi era piaciuto. L'idea era molto buona.

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  30. Abbinare qualcosa alla mamma la rende sacra, o perlomeno mai disprezzabile.

    Per questo parlavo di "comunismo mammificato".

    Ideologia e credo religioso sono tra le poche cose che la famiglia trasmette ai figli, gli psicologi possono confermare.

    Anch' io concordo con il fatto che ci siano sia lo stile che le idee. Eppure manca qualcosa per farne un grande film...

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